1. Riempi un bicchiere di acqua fin oltre l’orlo, appoggia su di esso una cartolina dal lato della fotografia facendola aderire bene al bordo del bicchiere; un po’ d’acqua uscirà. A questo punto tenendo con una mano la cartolina e con l’altra il bicchiere capovolgilo e togli la mano della cartolina. Se hai fatto tutto con cura né l’acqua, né la cartolina cadranno dal bicchiere capovolto. Interpreta il risultato dell’esperimento usando le tue conoscenze. Se il bicchiere fosse più alto l’esperimento darebbe lo stesso risultato? Qual è, all’incirca, l’altezza massima che può avere il bicchiere affinché l’acqua rimanga all’interno di esso?
Mantenendo sempre il bicchiere capovolto e la cartolina aderente al bicchiere immergere quest’ultima e parte del bicchiere nell’acqua di una bacinella; sfila via la cartolina e continua a sostenere il bicchiere capovolto. L’acqua non esce dal bicchiere. Perché? Solleva il bicchiere fino a tirarlo fuori dall’acqua. La forza che devi applicare per sollevarlo è man mano crescente. Perché? Documenta i due esperimenti con delle fotografie.
2. Questo esperimento è analogo a quello svolto dall’insegnante per spiegare la forza di attrito critico, quando inclinò la cattedra fino a che un libro rimasto su di essa scivolò verso il basso.
Dimostra che il coefficiente di attrito statico è pari alla tangente dell’angolo di inclinazione raggiunto dal piano.
Procurati un’asse di legno lunga 60 cm circa da utilizzare come piano inclinato e un blocchetto a forma di parallelepipedo dello stesso materiale; inclina gradualmente il piano fino a che il blocchetto di legno scivoli. Misura l’angolo di inclinazione raggiunto con il metodo che ritieni più opportuno. Ripeti la misura più volte. Calcola la migliore stima come media aritmetica e l’incertezza assoluta come semidispersione. Ricava infine il coefficiente di attrito statico legno-legno. Confronta il risultato con quelli della tabella che trovi all’indirizzo http://www.tecnocentro.it/ita/tabella_coeff_attrito.htm.
3. L’origine dell’azzurro.
“… prendete un tubo di cartone, di circa un metro, chiuso alle due estremità; praticate in ciascuna di esse un foro: uno grande, di circa 6 mm, che definirà l’inquadratura, e uno piccolo, di 3 mm, dove appoggerete l’occhio. Inquadrate col vostro cannocchiale un oggetto scuro: un bosco, un palazzo marrone o, meglio ancora, una galleria. Se guardate con attenzione, vedrete che, per quanto scuro e nero sia l’oggetto inquadrato, dal foro del tubo entra sempre una luce azzurrina.”
(Paolo Di Trapani, Il colore dell’ombra, da La luce, gli occhi il significato, catalogo della mostra del Meeting per l’amicizia tra i popoli)
Realizza l’apparato, fotografalo, fai l’osservazione. Danne un resoconto scritto e rispondi alla domanda: qual è l’origine della luce azzurrina?
Per svolgere i seguenti esercizi ricorda che la velocità è il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato e l’accelerazione il rapporto tra la variazione della velocità e il tempo in cui è avvenuta questa variazione.
4. Due ciclisti percorrono la stessa strada in versi opposti, partendo da una distanza l’uno rispetto all’altro di 250 m. Il primo si muove alla velocità costante di 9 m/s e il secondo alla velocità costante di 7 m/s. Rappresenta il loro moto sullo stesso grafico s-t (su carta millimetrata) e stima in quale istante e in quale posizione si incontreranno.
5. Un’automobile che viaggia a 120 km/h su una strada statale inizia a decelerare uniformemente (cioè con decelerazione costante) quando passa accanto ad una automobile della polizia ferma. Dopo 10 minuti si ferma. Calcola la decelerazione in m/s^2 e rappresentane il moto in un grafico v-t.
6. Un’automobile, partendo da ferma, raggiunge i 100 km/h in 6,5 s. Calcola la sua accelerazione in m/s^2. E calcolane il rapporto con l’accelerazione gravitazionale g= 9,8 m/s^2.
7. Riporta sul quaderno delle vacanze osservazioni, fenomeni in cui ti sei imbattuto e che ti hanno incuriosito o destato domande.
giovedì 26 giugno 2008
Compiti per le vacanze 2008 classi I H I
1. Svolgi la relazione dell’ultimo esperimento svolto in laboratorio: dipendenza spazio-tempo per una biglia che rotola su un piano inclinato (vedi libro pagg. 135-137). Nel caso fossi stato assente, non trovassi più i dati raccolti o avessi raccolto dati incompleti, svolgi l’esperimento a casa seguendo le indicazioni del libro di testo.
2. Riprendi la discussione svolta in classe su “Matematica e realtà” secondo le indicazioni date, nel caso avessi già svolto o consegnato tale lavoro riportalo sul quaderno dei compiti dell’estate, potendolo correggere o integrare.
3. Fai un’osservazione della Luna tra le 22 e le 24 per trenta giorni consecutivi. Annota il giorno, l’ora e il luogo; fai uno schizzo dell’aspetto della Luna. Non barare: verrai scoperto!
4. Osserva, in una notte senza Luna, la Via Lattea. E’ necessario trovarsi in un luogo poco densamente abitato e quindi poco illuminato (es. aperta campagna, montagna, …). Scrivi un breve resoconto dell’osservazione (indica luogo, ora, disegna la Via Lattea rispetto ai quattro punti cardinali, aggiungi un tuo personale commento). [Questa consegna richiederà probabilmente la collaborazione della famiglia, per questo non è, come le altre, obbligatoria, ma male sicuramente non farà: ci si scusa per il disturbo e si ringrazia anticipatamente per la collaborazione]
5. Un escursionista la scorsa estate compì una passeggiata senza allacciarsi con cura le scarpe da trekking. Dopo aver patito per diversi giorni un fastidioso dolore alle unghie degli alluci, osserva che esse hanno iniziato a rigenerarsi. Dopo 11 mesi sono ricresciute di (19±1) mm. Calcola la velocità di accrescimento in mm/mese, micrometri/giorno, micrometri/ora.
6. In un bicchiere di forma cilindrica a fondo piatto versa un po’ di acqua in modo che formi uno strato di circa 0,5 cm. Metti il bicchiere in terrazza ed misura due volte al giorno a distanza di 12 ore l’una dall’altra l’altezza della strato d’acqua. Riporta in una tabella il giorno e l’ora della misurazione e l’altezza dello strato d’acqua: Traccia un grafico dell’altezza in funzione del tempo.
7. Osserva la superficie di una strada asfaltata in lontananza in una giornata assolata e calda. Sembra che vi si siano delle pozzanghere d’acqua. Fai una fotografia e incollala sul quaderno. Annota luogo e ora dell’osservazione.
8. Immergi una cannuccia in un bicchiere pieno d’acqua, disegnane l’aspetto sul quaderno.
9. In una stanza buia usa una sorgente luminosa (ad esempio una lampada da tavolo) per proiettare su una parete l’ombra prodotta da uno schermo opaco (ad esempio una sagoma di cartoncino). Mantenendo fissa la posizione della sorgente, varia la distanza dello schermo. Ripeti l’esperimento utilizzando una sorgente luminosa più piccola, ad esempio una piccola torcia elettrica. Descrivi come variano le ombre al variare della distanza dello schermo dalla parete e sostituendo la sorgente luminosa
10. Riporta sul quaderno delle vacanze osservazioni, fenomeni in cui ti sei imbattuto e che ti hanno incuriosito o destato domande.
2. Riprendi la discussione svolta in classe su “Matematica e realtà” secondo le indicazioni date, nel caso avessi già svolto o consegnato tale lavoro riportalo sul quaderno dei compiti dell’estate, potendolo correggere o integrare.
3. Fai un’osservazione della Luna tra le 22 e le 24 per trenta giorni consecutivi. Annota il giorno, l’ora e il luogo; fai uno schizzo dell’aspetto della Luna. Non barare: verrai scoperto!
4. Osserva, in una notte senza Luna, la Via Lattea. E’ necessario trovarsi in un luogo poco densamente abitato e quindi poco illuminato (es. aperta campagna, montagna, …). Scrivi un breve resoconto dell’osservazione (indica luogo, ora, disegna la Via Lattea rispetto ai quattro punti cardinali, aggiungi un tuo personale commento). [Questa consegna richiederà probabilmente la collaborazione della famiglia, per questo non è, come le altre, obbligatoria, ma male sicuramente non farà: ci si scusa per il disturbo e si ringrazia anticipatamente per la collaborazione]
5. Un escursionista la scorsa estate compì una passeggiata senza allacciarsi con cura le scarpe da trekking. Dopo aver patito per diversi giorni un fastidioso dolore alle unghie degli alluci, osserva che esse hanno iniziato a rigenerarsi. Dopo 11 mesi sono ricresciute di (19±1) mm. Calcola la velocità di accrescimento in mm/mese, micrometri/giorno, micrometri/ora.
6. In un bicchiere di forma cilindrica a fondo piatto versa un po’ di acqua in modo che formi uno strato di circa 0,5 cm. Metti il bicchiere in terrazza ed misura due volte al giorno a distanza di 12 ore l’una dall’altra l’altezza della strato d’acqua. Riporta in una tabella il giorno e l’ora della misurazione e l’altezza dello strato d’acqua: Traccia un grafico dell’altezza in funzione del tempo.
7. Osserva la superficie di una strada asfaltata in lontananza in una giornata assolata e calda. Sembra che vi si siano delle pozzanghere d’acqua. Fai una fotografia e incollala sul quaderno. Annota luogo e ora dell’osservazione.
8. Immergi una cannuccia in un bicchiere pieno d’acqua, disegnane l’aspetto sul quaderno.
9. In una stanza buia usa una sorgente luminosa (ad esempio una lampada da tavolo) per proiettare su una parete l’ombra prodotta da uno schermo opaco (ad esempio una sagoma di cartoncino). Mantenendo fissa la posizione della sorgente, varia la distanza dello schermo. Ripeti l’esperimento utilizzando una sorgente luminosa più piccola, ad esempio una piccola torcia elettrica. Descrivi come variano le ombre al variare della distanza dello schermo dalla parete e sostituendo la sorgente luminosa
10. Riporta sul quaderno delle vacanze osservazioni, fenomeni in cui ti sei imbattuto e che ti hanno incuriosito o destato domande.
mercoledì 4 giugno 2008
Allargare la ragione I H I
Consegna
Scrivi un componimento in cui esponi il percorso fatto in classe, dalle relazioni tra grandezze fisiche scoperte in questa seconda parte dell’anno attraverso i tre brani suddetti fino alla conclusione che la ragione scientifica, fedele al suo metodo, viene condotta ad interrogativi che la superano ma che rientrano a pieno titolo nell’ambito della razionalità. Concludi con considerazioni e reazioni personali.
Natura e matematica
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro
che continuamente ci sta aperto innanzi gli occhi
(io dico l’Universo), ma non si può intendere se prima non s’impara
a intender la lingua , e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli,
cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile
a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.
Galileo Galilei
Stupore e gratitudine
Il fatto miracoloso
che il linguaggio della matematica
sia appropriato per la formulazione
delle leggi della fisica
è un regalo meraviglioso
che noi non comprendiamo,
né meritiamo.
Paul Wigner
Allargare la ragione
La matematica come tale è una creazione della nostra intelligenza:
la corrispondenza tra le sue strutture e le strutture reali dell’Universo […]
suscita la nostra ammirazione e pone una grande domanda.
Implica infatti che l’universo stesso sia strutturato in maniera intelligente,
in modo che esista una corrispondenza profonda
tra la nostra ragione soggettiva e la ragione oggettivata nella natura.
Diventa allora inevitabile chiedersi se non debba esservi
un’unica intelligenza originaria, che sia la comune fonte dell’una e dell’altra.
Benedetto XVI
Scrivi un componimento in cui esponi il percorso fatto in classe, dalle relazioni tra grandezze fisiche scoperte in questa seconda parte dell’anno attraverso i tre brani suddetti fino alla conclusione che la ragione scientifica, fedele al suo metodo, viene condotta ad interrogativi che la superano ma che rientrano a pieno titolo nell’ambito della razionalità. Concludi con considerazioni e reazioni personali.
Natura e matematica
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro
che continuamente ci sta aperto innanzi gli occhi
(io dico l’Universo), ma non si può intendere se prima non s’impara
a intender la lingua , e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli,
cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile
a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.
Galileo Galilei
Stupore e gratitudine
Il fatto miracoloso
che il linguaggio della matematica
sia appropriato per la formulazione
delle leggi della fisica
è un regalo meraviglioso
che noi non comprendiamo,
né meritiamo.
Paul Wigner
Allargare la ragione
La matematica come tale è una creazione della nostra intelligenza:
la corrispondenza tra le sue strutture e le strutture reali dell’Universo […]
suscita la nostra ammirazione e pone una grande domanda.
Implica infatti che l’universo stesso sia strutturato in maniera intelligente,
in modo che esista una corrispondenza profonda
tra la nostra ragione soggettiva e la ragione oggettivata nella natura.
Diventa allora inevitabile chiedersi se non debba esservi
un’unica intelligenza originaria, che sia la comune fonte dell’una e dell’altra.
Benedetto XVI
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