Es. n. 7, 8 e 13 dalla fotocopia.
Es. n. 26 a pag. 157, n. 44 e 45 a pag. 106 del libro di testo.
sabato 26 febbraio 2011
mercoledì 23 febbraio 2011
Classe IV I - Lezione del 23 febbraio 2011
Il frigorifero
Il principio di funzionamento di un frigorifero è il seguente:
Il fluido operatore, detto anche refrigerante, entra nella valvola di espansione ad una pressione che, per esempio, può essere di 808 kPa, realizzata grazie ad un compressore elettromeccanico, ne fuoriesce ad una pressione di poco superiore a quella atmosferica (120 kPa) compiendo un'espansione adiabatica; nell’espansione il gas si raffredda; la sua temperatura può passare, per esempio, da circa 30 °C a -25 °C
Il fluido freddo entra nell’evaporatore, una serpentina fredda disposta all’interno del frigorifero, dove evapora assorbendo calore dal sistema da raffreddare (espansione isobara e isoterma);
Successivamente raggiunge l’ingresso a bassa pressione del compressore. In uscita dal compressore la pressione e la temperatura del fluido crescono (compressione adiabatica).
Il fluido caldo attraversa il condensatore), la serpentina calda disposta sulla parete posteriore del frigorifero, dove passa dallo stato di vapore denso allo stato liquido cedendo calore all’ambiente esterno (compressione isobara e isoterma) e preraffreddandosi prima di rientrare nella valvola di espansione.



Suono - Appunti
L'altezza di un suono è legato alla frequenza dell'onda sonora: a un suono basso (o grave) corrisponde una frequenza bassa, mentre ad un suono alto (o acuto) una frequenza alta.
L'intensità di un suono è l'energia che attraversa l'unità di superficie nell'unità di tempo I= E/(deltat*S). L'energia dell'onda sonora a sua volta è proporzionale al quadrato dell'ampiezza (come già sappiamo per il moto armonico).
Il timbro di un suono è quella caratteristica che ci permette di distinguere una stessa nota suonata da strumenti diversi. Il timbro è legato alla forma dell'onda, cioè alla sua composizione armonica.
La percezione del suono da parte dell'orecchio umano dipende dall'intensità e anche dalla frequenza: suoni di uguale intensità e di diversa frequenza sono percepiti di "volume" diverso.
Compiti per venerdì 25 febbraio 2011
1. Rappresenta nel piano p-V il ciclo frigorifero.
2. Calcola una espressione del coefficiente di prestazione in funzione delle temperature della sorgente calda e della sorgente fredda. Puoi seguire due strade: a) (semplificata) sfruttare la già nota relazione Q1/Q2=T1/T2; b) (rigorosa) studiare un ciclo di Stirling percorso in senso antiorario (frigorifero di Stirling).
3. Studia sul libro "Intensità del suono" da pag. 613 a pag. 616 (escluso La percezione umana del suono). Sul libro "Fenomeni e fisica" studiare pp. 205/206.
Il principio di funzionamento di un frigorifero è il seguente:
Il fluido operatore, detto anche refrigerante, entra nella valvola di espansione ad una pressione che, per esempio, può essere di 808 kPa, realizzata grazie ad un compressore elettromeccanico, ne fuoriesce ad una pressione di poco superiore a quella atmosferica (120 kPa) compiendo un'espansione adiabatica; nell’espansione il gas si raffredda; la sua temperatura può passare, per esempio, da circa 30 °C a -25 °C
Il fluido freddo entra nell’evaporatore, una serpentina fredda disposta all’interno del frigorifero, dove evapora assorbendo calore dal sistema da raffreddare (espansione isobara e isoterma);
Successivamente raggiunge l’ingresso a bassa pressione del compressore. In uscita dal compressore la pressione e la temperatura del fluido crescono (compressione adiabatica).
Il fluido caldo attraversa il condensatore), la serpentina calda disposta sulla parete posteriore del frigorifero, dove passa dallo stato di vapore denso allo stato liquido cedendo calore all’ambiente esterno (compressione isobara e isoterma) e preraffreddandosi prima di rientrare nella valvola di espansione.


Suono - Appunti
L'altezza di un suono è legato alla frequenza dell'onda sonora: a un suono basso (o grave) corrisponde una frequenza bassa, mentre ad un suono alto (o acuto) una frequenza alta.
L'intensità di un suono è l'energia che attraversa l'unità di superficie nell'unità di tempo I= E/(deltat*S). L'energia dell'onda sonora a sua volta è proporzionale al quadrato dell'ampiezza (come già sappiamo per il moto armonico).
Il timbro di un suono è quella caratteristica che ci permette di distinguere una stessa nota suonata da strumenti diversi. Il timbro è legato alla forma dell'onda, cioè alla sua composizione armonica.
La percezione del suono da parte dell'orecchio umano dipende dall'intensità e anche dalla frequenza: suoni di uguale intensità e di diversa frequenza sono percepiti di "volume" diverso.
Compiti per venerdì 25 febbraio 2011
1. Rappresenta nel piano p-V il ciclo frigorifero.
2. Calcola una espressione del coefficiente di prestazione in funzione delle temperature della sorgente calda e della sorgente fredda. Puoi seguire due strade: a) (semplificata) sfruttare la già nota relazione Q1/Q2=T1/T2; b) (rigorosa) studiare un ciclo di Stirling percorso in senso antiorario (frigorifero di Stirling).
3. Studia sul libro "Intensità del suono" da pag. 613 a pag. 616 (escluso La percezione umana del suono). Sul libro "Fenomeni e fisica" studiare pp. 205/206.
martedì 22 febbraio 2011
Compiti V B mercoledì 23 febbraio 2011
1. Una spira rettangolare di lati 1 e 20 cm è collocata con il lato corto all'interno di un solenoide lungo 25 cm composto da 500 spire. Il piano della spira è perpendicolare all'asse del solenoide. Il solenoide è percorso da una corrente pari a 0,5 A, la massa della spira è di 4 g. Calcola quale corrente deve attraversare la spira in modo che essa si trovi in equilibrio.
2. Un filo conduttore lungo 1 m è percorso da una corrente di 1 A. Calcola in quale situazione la forza dovuta all'interazione con il campo magnetico terrestre è minima e massima; in quest'ultimo caso calcolane il valore. Ricorda che il campo magnetico terrestre vale circa 5*10^-5 T.
3. Calcola l'espressione della f.e.m. indotta in una sbarra conduttrice lunga L che si muove con una velocità v perpendicolarmente alle linee di un campo magnetico uniforme di intensità B. Svolgi il calcolo sia utilizzando la forza di Lorentz sia la legge di Faraday.
2. Un filo conduttore lungo 1 m è percorso da una corrente di 1 A. Calcola in quale situazione la forza dovuta all'interazione con il campo magnetico terrestre è minima e massima; in quest'ultimo caso calcolane il valore. Ricorda che il campo magnetico terrestre vale circa 5*10^-5 T.
3. Calcola l'espressione della f.e.m. indotta in una sbarra conduttrice lunga L che si muove con una velocità v perpendicolarmente alle linee di un campo magnetico uniforme di intensità B. Svolgi il calcolo sia utilizzando la forza di Lorentz sia la legge di Faraday.
lunedì 21 febbraio 2011
Compiti I H I
Per tutti:
1. Un cuoco mette su una bilancia con la risoluzione di 10 g un piatto vuoto. La bilancia segna 280 g. Poi versa un po' di farina nel piatto. la bilancia segna 420 g. Scrivi correttamente le misure dirette ed esprimi la misura della massa della farina.
2. Uno studente misura il diametro di una moneta da 2 euri con un calibro decimale e ottiene 25,8+/- 0,1)mm. Esprimere la misura del raggio della circonferenza.
3. Una studente misura due grandezze m e V e trova i risultati: m=(75+/-2)g, V=(6,5+/- 0,3)cm^3. Calcola il rapporto. Di quale grandezza si tratta?
Per la I H:
4. Es. n. 9 a pag. 123.
Per la I I:
4. Es. n. 42 a pag. 106.
1. Un cuoco mette su una bilancia con la risoluzione di 10 g un piatto vuoto. La bilancia segna 280 g. Poi versa un po' di farina nel piatto. la bilancia segna 420 g. Scrivi correttamente le misure dirette ed esprimi la misura della massa della farina.
2. Uno studente misura il diametro di una moneta da 2 euri con un calibro decimale e ottiene 25,8+/- 0,1)mm. Esprimere la misura del raggio della circonferenza.
3. Una studente misura due grandezze m e V e trova i risultati: m=(75+/-2)g, V=(6,5+/- 0,3)cm^3. Calcola il rapporto. Di quale grandezza si tratta?
Per la I H:
4. Es. n. 9 a pag. 123.
Per la I I:
4. Es. n. 42 a pag. 106.
Esercizi II H martedì 22 febbraio 2011


1. Una persona stringe una palla da baseball di peso 1,42 N nella propria mano, a una distanza di 34,0 cm dall'articolazione del gomito, come illustrato nella figura. Il bicipite, attaccato a una distanza di 2,75 cm dal gomito, esercita una forza verso l'alto di 12,6 N sull'avambraccio. Considera l'avambraccio e la mano come un'asta uniforme di massa 1,20 kg.
a) Calcola il momento risultante che agisce sull'avambraccio e sulla mano (considera il gomito come centro di rotazione); b) se il momento calcolato in a) non è nullo, in quale direzione ruoteranno l'avambraccio e la mano? c)come varierebbe il momento risultante se il bicipite fosse attaccato più lontano dal gomito?
2. Un uomo di massa 70 kg si trova in piedi su una spessa piattaforma galleggiante di sughero di superficie 1 m^2. Un amico della stessa massa viene issato sulla piattafoma. Calcola di quanto essa affonda in acqua quando sale su di essa la seconda persona.
3. La forza F indicata nella figura mantiene la fune AB in direzione orizzontale quando il corpo pesa 200 N. Determinare l'intensità della forza F e stabilire l'intensità dell'altra forza applicata dalla fune AB nel punto B. (Sugg.: Imponi la condizione di equilibrio nelle traslazioni lungo gli assi x e y).
4. Es. n. 6 pag. 199 del libro di testo (prova a risolverlo leggendo pp. 190/191)
domenica 20 febbraio 2011
Esercizi di termodinamica IV I
1. Un gas ideale è costituito da atomi di massa molare 70 g/mol. La velocità media delle sue molecole è 450 m/s. Determina la sua temperatura T.
2.La densità dell'azoto alla temepratura 0°C e alla pressione di 1,01*10^5 Pa è di 1,25*10^-3 g/cm3. Determinare la densità del gas a 100°C e a alla pressione di 2,02*10^5 Pa.
2.La densità dell'azoto alla temepratura 0°C e alla pressione di 1,01*10^5 Pa è di 1,25*10^-3 g/cm3. Determinare la densità del gas a 100°C e a alla pressione di 2,02*10^5 Pa.
domenica 13 febbraio 2011
Esercizi termodinamica IV I
1. 64 g di ossigeno vengono introdotti in una bombola di volume 2 litri. Determina la pressione esercitata dal gas dopo che il sitema si è portata alla temperatura di 20°C. [2,44*10^6 Pa]
2. Un recipiente contiene neon alla temperatura 273K. Il recipiente viene riscaldato a volume costante fino alla temperatura di 373K. Determinare la velocità delle molecole prima e dopo il riscaldamento.[v1=579 m/s, v2= 676 m/s]
3. Una mole di gas ideale avente calore specifico molare Cv=20,8 J/(mol*K) esegue le quattro trasformazioni AB, BC, CD, DA indicate in figura. L'isoterma si sviluppa a 600 K. Il volume VA vale 10 dm3, VB 30 dm3. La temperatura in C è 500 K. Determina Q, L e deltaU in ciascuna trasformazione.
4. Una macchina termica esegue un ciclo di Stirling tra due sorgenti di calore che si trovano alle temperature di 300 k e di 500 k. In ciascun ciclo la macchina cede 100 kcal alla sorgente fredda. Determina quanto calore assorbe dalla sorgente calda e quanto lavoro compie in ciascun ciclo. [Q=167 kcal; L= 66,7 kcal]
2. Un recipiente contiene neon alla temperatura 273K. Il recipiente viene riscaldato a volume costante fino alla temperatura di 373K. Determinare la velocità delle molecole prima e dopo il riscaldamento.[v1=579 m/s, v2= 676 m/s]
3. Una mole di gas ideale avente calore specifico molare Cv=20,8 J/(mol*K) esegue le quattro trasformazioni AB, BC, CD, DA indicate in figura. L'isoterma si sviluppa a 600 K. Il volume VA vale 10 dm3, VB 30 dm3. La temperatura in C è 500 K. Determina Q, L e deltaU in ciascuna trasformazione.
4. Una macchina termica esegue un ciclo di Stirling tra due sorgenti di calore che si trovano alle temperature di 300 k e di 500 k. In ciascun ciclo la macchina cede 100 kcal alla sorgente fredda. Determina quanto calore assorbe dalla sorgente calda e quanto lavoro compie in ciascun ciclo. [Q=167 kcal; L= 66,7 kcal]
sabato 5 febbraio 2011
V B Compiti lunedì 7 febbraio 2011
Studiare pp. 191/193, incluso il Puntualizza a pag. 192, escluso il Puntualizza a pag. 193.
Es. n. 7, 12, 16, 29, 30 a pag. 183 e ss.
Es. n. 7, 12, 16, 29, 30 a pag. 183 e ss.
III H Compiti per lunedì 7 febbraio 2011
Svolgere gli esercizi n. 2 e 3 del compito e i seguenti:
30. Gli esercizi dettati n. 25., 26. e 27. suggeriscono il seguente teorema: "Se una retta r interseca l'asse di simmetria s: y-k= 0 in un punto S(h;k) e r' è la simmetrica di r rispetto ad s, allora r' è anche simmetrica di r rispetto a s': x-h=0". (Suggerimento: dimostra usando le equazioni delle simmetrie
84. Scrivere le equazioni delle tangenti alla circonferenza di equazione x2+y2-2y-24=0 nei suoi punti di ordinata 5. (Valuta se ti può essere conveniente usare le simmetrie)
30. Gli esercizi dettati n. 25., 26. e 27. suggeriscono il seguente teorema: "Se una retta r interseca l'asse di simmetria s: y-k= 0 in un punto S(h;k) e r' è la simmetrica di r rispetto ad s, allora r' è anche simmetrica di r rispetto a s': x-h=0". (Suggerimento: dimostra usando le equazioni delle simmetrie
84. Scrivere le equazioni delle tangenti alla circonferenza di equazione x2+y2-2y-24=0 nei suoi punti di ordinata 5. (Valuta se ti può essere conveniente usare le simmetrie)
IV I Ciclo termodinamico ed esercizi
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