giovedì 20 settembre 2007

Allargare la ragione


Natura e matematica
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro
che continuamente ci sta aperto innanzi gli occhi
(io dico l’Universo), ma non si può intendere se prima non s’impara
a intender la lingua , e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli,
cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile
a intenderne umanamente parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.
Galileo, Il Saggiatore

Stupore e gratitudine
Il fatto miracoloso
che il linguaggio della matematica
sia appropriato per la formulazione
delle leggi della fisica
è un regalo meraviglioso
che noi non comprendiamo,
né meritiamo.
Paul Wigner

Allargare la ragione
La matematica come tale è una creazione della nostra intelligenza:
la corrispondenza tra le sue strutture e le strutture reali dell’Universo […]
suscita la nostra ammirazione e pone una grande domanda.
Implica infatti che l’universo stesso sia strutturato in maniera intelligente,
in modo che esista una corrispondenza profonda
tra la nostra ragione soggettiva e la ragione oggettivata nella natura.
Diventa allora inevitabile chiedersi se non debba esservi
un’unica intelligenza originaria, che sia la comune fonte dell’una e dell’altra.
Benedetto XVI

Consegna
Scrivi un testo in cui esponi il percorso fatto in classe, dalle relazioni tra grandezze fisiche scoperte in questa seconda parte dell’anno attraverso i tre brani suddetti fino alla conclusione che la ragione scientifica, fedele al suo metodo, viene condotta ad interrogativi che la superano ma che rientrano a pieno titolo nell’ambito della razionalità. Concludi con considerazioni e reazioni personali.

14 commenti:

Lorenzo ha detto...

Nel corso dell'anno passato, soprattutto nella seconda parte abbiamo cominciato ad eseguire esperimenti relativi a GRANDEZZE FISICHE fra loro dipendenti e ci siamo accorti dai dati raccolti che tale dipendenza è descritta da ben precise formule fisico-matematiche. Trovando queste relazioni, alla domanda da dove potevano provenire, abbiamo capito che la fisica ha preso spunto dalla matematica, che come dicono Galileo e Wigner, è dunque il linguaggio necessario, per comprendere la Natura e l'Universo. Lorenzo Piazza 2°B

Lorenzo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lorenzo ha detto...

Nel corso dell'anno passato, soprattutto nella seconda parte abbiamo cominciato ad eseguire esperimenti relativi a GRANDEZZE FISICHE fra loro dipendenti e ci siamo accorti dai dati raccolti che tale dipendenza è descritta da ben precise formule fisico-matematiche. Trovando queste relazioni, alla domanda da dove potevano provenire, abbiamo capito che la fisica ha preso spunto dalla matematica, che come dicono Galileo e Wigner, è dunque il linguaggio necessario, per comprendere la Natura e l'Universo. Lorenzo Piazza 2°B

niccol� ha detto...

Nel percorso didattico eseguito in fisica, sono stati incontrati i concetti delle RELAZIONI TRA GRANDEZZE FISICHE. Esse sono profondamente legate alla matematica tanto che esse sono espresse per mezzo di formule e tutte spiegano molti, se non tutti, dei fenomeni che avvengono in natura o anche nella nostra vita quotidiana. Questo fa pensare, e riflettendo attentamente tutti noi siamo giunti alla stessa conclusione: che la matematica è molto legata alla fisica e serve a capirne ragionamenti e soluzioni e ci riportano alle parole di Galileo Wigner e Benedetto XVII.
Niccolo Rinaldi 2^B.

Ricky92 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ricky92 ha detto...

Nel secondo quadrimestre dell'anno scolastico 2006/07 abbiamo studiato alcune Grandezze Fisiche.
Nello studiare tali grandezze e le varie relazioni che si instaurano tra di loro abbiamo compreso che la fisica è scritta con particolari formule matematiche.
Proseguendo nello studio della fisica abbiamo letto dei brani in cui ci si è portato alla luce il fatto che l'Universo e la Natura sono anch'essi comprendibili solo con l'utilizzo della matematica.
In fine abbiamo discusso su questa grande fortuna o casualità sul fatto che l'Universo apparentemente così complesso possa essere facilmente analizzato e studiato con il solo utilizzo della matematica che noi stessi pensiamo di aver inventato ma che abbiamo solo scoperto dallo studio dell'Universo stesso.
Riccardo Mattucci 2°B

annamaria ha detto...

Galileo sostiene che non è possibile capire l'universo senza conoscere la matematica, ovvero il linguaggio con il quale è scritto.
Secondo Waigner, dovremo essere grati di poter usufruire della matematica per la formazione delle leggi fisiche. Invece Benedetto XVI pone una riflessione sulla possibilità che ci sia una intelligenza originaria dalla quale derivano la ragione soggettiva e oggettiva, che non a caso, sono in uno stato di profonda corrispondenza... Annamaria Serra 2°B

Matteo ha detto...

leggendo le frasi degli studiosi ho capito meglio quello che abbiamo cominciato a studiare, la fisica nel suo complesso... sono pienamente d'accordo con quelle persone e avendo anche letto il libro di A.Zichichi "perchè io credo in colui che ha fatto il mondo" mi meraviglio sempre di più di queste osservazioni: è vero che la natura è regolata da leggi che noi possiamo studiare e comprendere grazie al linguaggio della matematica ed è incredibile che siano anche piutosto semplici (basti pensare alla legge dell'attrazione tra masse che è valida ovunque...)quindi a questo punto è razionale e logico pensare che abbiano una medesima origine (come dice il papa) ma non scientifico... quindi si arriva a porsi domande a cui non c'è una risposta scientifica e questo mi affascina molto... perchè lascia una componente di dubbio e stimola la mia curiosità.

Pierluigi ha detto...

Appena iniziai a studiare la fisica credevo che fosse essenzialmente fatta di equazioni interminabili e provette fumanti, tipo "scienziato pazzo", ma ad un anno di distanza posso dire che mi sbagliavo di grosso. Con l'esperienza fatta nello studio di questa materia le parole di Galileo, Wigner e Sua Santità Benedetto XVI sono molto vicine alle mie considerazioni; Galileo dice che l'Universo è un grande libro e per essere letto bisogna conoscere la lingua in cui è scritto, la matematica, la quale descrive ogni fenomeno naturale, la vera lingua del mondo, o di più, di tutto il creato, ed il semplice fatto che riesca a farci "leggere" l'Universo è un grande dono, una immensa casualità che noi non comprendiamo nè meritiamo, come dice Paul Wigner; e se non fosse una casualità, ma solo frutto di un'intelligenza originaria che abbia costituito l'Universo in modo da renderlo "comprensibile" a noi, ai quali spetta il nobilissimo compito di studiarlo e svelare i suoi ancora numerosi segreti? Questa è la domanda che Benedetto XVI ci pone, una delle tante, le quali derivano da quella principale: perchè esiste un nesso tra matematica e natura? Credo che il compito di rispondere a questa domanda sia di ognuno di noi, a patto che la risposta sia data grazie alla voglia di conoscenza, un importante strumento per uno studio accuratissimo della fisica.

francesco ha detto...

Durante la discussione in classe,attraverso la lettura di tre brani,abbiamo ragionato e riflettuto sul legame esistente tra matematica e Natura.Grazie allo studio delle relazioni tra grandezze,abbiamo scoperto che siamo in grado di sintetizzare in formule,almeno in parte,la Natura.La cosa meravigliosa è apprendere che uno strumento,come la matematica,possa aiutarci a penetrare i segreti dell'Universo, nonostante sia vasto ed estremamente complesso.Tutto ciò ci induce a credere che lo stretto legame non può essere frutto del caso,ma di qualcosa che trascende il nostro intelletto e l'Universo stesso.Francesco Pellegrini 2^B

paride e stefano ha detto...

Nello corso del nostro primo anno scolastico in questo liceo abbiamo iniziato lo studio della fisica.in particolare abbiamo fatto esperimenti sulla relazione tra grandezze e abbiamo notato che questa dipendenza è espressa da precise formule matematiche.Queste sono presenti anche nella natura e abbiamo capito che la fisica si legge in linguaggio matematico.Abbiamo discusso inoltre sul fatto che l'universo così complesso possa essere capito utilizzando solo il linguaggio matematico.dopo queste riflessioni siamo arrivati alla conclusione che fisica e matematica sono in legame tra loro.Benedetto XVI pensa che questo legame sia espresso da un'unica intelligenza originaria dalla quale derivano questi linguaggi.

Sartorelli & Mucciante 2b

lara ha detto...

Durante lo scorso anno abbiamo studiato le relazioni che intercorrono tra alcune grandezze fisiche. Per approfondire queste relazioni abbiamo letto e discusso in classe alcuni brani( che si collegano tra loro) scritti da Galileo, Wigner e Benedetto XVI. Galileo spiega che la filosofia(intesa come fisica) è scritta nell'universo e che, non si può intendere che solo attraverso la matematica che per Wigner, è quindi un regalo meraviglioso, poichè senza di essa oggi potremmo non essere in grado di capire la fisica; ed è quindi una coincidenza che la matematica sia appropriata per lo studio della fisica. Nella suo brano, anche il Papa riflette sulla matematica: infatti partendo dal fatto che la matematica è una creazione della nostra intelligenza, ed esiste una "connessione" tra essa e l'universo,(fatto che implica che l'universo è strutturato in maniera intelligente..) si domanda se questa "connessione" non derivi da una intelligenza originaria.
Lara Fuciarelli 2b

fabio ricci ha detto...

rileggendole frasi ho capito molte cose che ad una prima lettura non avevo compreso e mi meraviglio sempre di più di come la natuura sia in equilibrio e di come l'uomo esista da poco rispetto al resto dell'universo ma sia riuscito a inventare, o meglio a scoprire le matematica, la chiave per capire le meraviglie dell'universo... ma la csa che mi stupisce di più è che con così poche lettere e simboli si riesca a racchiudere la bellezza e l'immensità dell'universo e vi è come una coincidenza, come dice Benedetto XVI e davanti a questa domanda "perchè" provo una forte sensazione di smarrimento.

stefano ha detto...

Nello scorso anno,ho scoperto delle nuove relazioni tra grandezze fisiche,che,grazie ai brani datici dal professore,sono riuscite a capirle e a interpretarle meglio.Galileo afferma che l'universo è come un libro in cui è scritta la fisica,che si studia con caratteri matematici(linguaggio dell'universo).Paul WIgner spiega che il legame tra il linguaggio matematico e la fisica è un regalo meraviglioso,che noi nè meritiamo,nè comprendiamo.Nell'ultimo brano,scritto dal Papa Benedetto xvi°,è un riassunto degli altri 2 componimenti:il Pontefice spiega che il metodo scientifico si pone domande RAZIONALI al di là della scienza:perchè c'è la corrispondenza tra matematica e universo?prima di rispondere ,bisogna fare una considerazione:esiste un confronto tra il nostro pensare e l'aspetto oggettivo della natura?.Infine,la risposta:bisogna chiedersi se esiste una sola intelligenza,che sia fonte dell'una e dell'altra.Concludendo,ho capito, grazie a queste riflessioni,che la ragione scientifica viene a porsi domande che la superano ma che rientrano nella SFERA RAZIONALE.Lattanzio Stefano 2°B